erbacee perenni Bucaneve (Galanthus)
Bucaneve (Galanthus)

Bucaneve (Galanthus), genere comprendente una dozzina di specie di piante erbacee perenni, rustiche, appartenenti alla famiglia delle Amarillidacee. La più nota è il Galanthus nivalis, il vero e proprio Bucaneve. Sono caratterizzate da una fioritura assai precoce e sono molto indicate per la decorazione di giardini rocciosi, sottoboschi, tappeti erbosi, bordure invernali; si prestano anche alla coltura in vaso.

I Bucaneve prediligono un terreno pesante e un luogo umido, semiombreggiato, come ad esempio un sottobosco luminoso. Si possono piantare in giardino, in gruppi anche misti con altre bulbose (giacinti, crochi, narcisi, ecc.), dove possono restare in produzione per anni. I bucaneve non attecchiscono molto facilmente e la prima fioritura può essere anche un po’ stentata, ma, in seguito, richiedono cure colturali minime, essendo piante poco esigenti. Dopo qualche stagione la comparsa di fioriture stentate e ridotte è segno che il bulbo ha prodotto un numero eccessivo di bulbilli o nuovi bulbi, per cui il cespo va diviso. Occorre allora estirpare i bulbi del cespo, aiutandosi con una pala o un forcone, facendo ben attenzione a non danneggiare i bulbi, ripulirli dalla terra e dividerli con delicatezza. Questa operazione va fatta subito dopo la fioritura. I bulbi, una volta separati, vanno ripiantati immediatamente alla stessa profondità per evitare che secchino.

Nelle coltivazioni all’aperto non bisogna mai tagliare le foglie prima che siano completamente secche perché altrimenti si comprometterebbe la fioritura dell’anno successivo in quanto i bulbi non avrebbero la possibilità di fare scorta di sostanze nutritive. Il bucaneve si può coltivare anche in vaso, ma deve essere tenuto al freddo, almeno fino a quando siano visibili i germogli; anche la successiva fase della fioritura è bene che avvenga in ambienti dove la temperatura non sia superiore ai 10° C.

Parassiti animali: i bulbi dei bucaneve possono essere attaccati dalla Anguillole o nematodi: le piante colpite presentano malformazioni, crescita stentata, ingiallimenti e possono anche morire. La lotta è difficile perché risultati soddisfacenti sono garantiti solo dai fumiganti, la cui applicazione richiede notevole abilità ed esperienza. Anche le larve dei Ditteri possono danneggiare i bulbi e provocare la morte delle piante. La lotta consiste in interventi agronomici preventivi, quali la lavorazione del terreno.

Parassiti vegetali: tra le malattie più diffuse vi è la Muffa grigia, provocata da un fungo che attacca le foglie e i peduncoli dei fiori, oltre che i bulbi. Si combatte con trattamenti a base di TMDT e di Captano.

Galanthus bizantinus: originario della Turchia, fiorisce da novembre a gennaio ed è adatto per i giardini rocciosi.
Galanthus elwesii: originario dell’Asia Minore, alto 15-30 cm, fiorisce in gennaio-febbraio con fiori bianchi sfumati di verde.
Galanthus ikariae: originario della Grecia, alto circa 15 cm, ha foglie grandi e fiori che sbocciano in febbraio-marzo.
Galanthus nivalis: la specie più diffusa nei nostri climi, è alto 10-20 cm. Ha foglie appiattite e nastriformi e fiori bianchi con sfumature verdi sui tepali interni, che spuntano attraverso la neve in gennaio-febbraio. La sottospecie Galanthus nivalis reginae-olgae fiorisce in ottobre. Tante le varietà tra cui si ricordano Flore pleno, a fiori doppi; Samuel Arnott, più alta della specie tipica e con fiori più grandi; Viridapicis, dai fiori macchiati di verde.


riproduzione: si effettua facilmente per divisione dei bulbi: subito dopo la fioritura si estraggono i bulbi dal terreno, si dividono e si ripiantano immediatamente per evitare che secchino. A seconda della grandezza dei bulbi è possibile ottenere esemplari notevoli in un tempo variabile da 1 a 4 anni. Il bulbo va collocato con il germoglio verso l’alto a 10-15 cm di profondità; se si pianta su tappeto erboso conviene sollevare la cotica dopo averla tagliata, con l’aiuto di una pala, e ricollocarla al proprio posto dopo aver fatto l’impianto, cosa che del resto vale per tutti i bulbi che si vuole interrare sotto il tappeto erboso.
Si può anche seminare, ma è un metodo poco conveniente in quanto non si otterranno piante in grado di fiorire se non dopo 5-6 anni.
esposizione:
fioritura: gennaio-febbraio




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I Bucaneve prediligono un terreno pesante e un luogo umido, semiombreggiato, come ad esempio un sottobosco luminoso. Si possono piantare in giardino, in gruppi anche misti con altre bulbose (giacinti, crochi, narcisi, ecc.), dove possono restare in produzione per anni. I bucaneve non attecchiscono molto facilmente e la prima fioritura può essere anche un po’ stentata, ma, in seguito, richiedono cure colturali minime, essendo piante poco esigenti. Dopo qualche stagione la comparsa di fioriture stentate e ridotte è segno che il bulbo ha prodotto un numero eccessivo di bulbilli o nuovi bulbi, per cui il cespo va diviso. Occorre allora estirpare i bulbi del cespo, aiutandosi con una pala o un forcone, facendo ben attenzione a non danneggiare i bulbi, ripulirli dalla terra e dividerli con delicatezza. Questa operazione va fatta subito dopo la fioritura. I bulbi, una volta separati, vanno ripiantati immediatamente alla stessa profondità per evitare che secchino.

Nelle coltivazioni all’aperto non bisogna mai tagliare le foglie prima che siano completamente secche perché altrimenti si comprometterebbe la fioritura dell’anno successivo in quanto i bulbi non avrebbero la possibilità di fare scorta di sostanze nutritive. Il bucaneve si può coltivare anche in vaso, ma deve essere tenuto al freddo, almeno fino a quando siano visibili i germogli; anche la successiva fase della fioritura è bene che avvenga in ambienti dove la temperatura non sia superiore ai 10° C.

Parassiti animali: i bulbi dei bucaneve possono essere attaccati dalla Anguillole o nematodi: le piante colpite presentano malformazioni, crescita stentata, ingiallimenti e possono anche morire. La lotta è difficile perché risultati soddisfacenti sono garantiti solo dai fumiganti, la cui applicazione richiede notevole abilità ed esperienza. Anche le larve dei Ditteri possono danneggiare i bulbi e provocare la morte delle piante. La lotta consiste in interventi agronomici preventivi, quali la lavorazione del terreno.

Parassiti vegetali: tra le malattie più diffuse vi è la Muffa grigia, provocata da un fungo che attacca le foglie e i peduncoli dei fiori, oltre che i bulbi. Si combatte con trattamenti a base di TMDT e di Captano.

Galanthus bizantinus: originario della Turchia, fiorisce da novembre a gennaio ed è adatto per i giardini rocciosi.
Galanthus elwesii: originario dell’Asia Minore, alto 15-30 cm, fiorisce in gennaio-febbraio con fiori bianchi sfumati di verde.
Galanthus ikariae: originario della Grecia, alto circa 15 cm, ha foglie grandi e fiori che sbocciano in febbraio-marzo.
Galanthus nivalis: la specie più diffusa nei nostri climi, è alto 10-20 cm. Ha foglie appiattite e nastriformi e fiori bianchi con sfumature verdi sui tepali interni, che spuntano attraverso la neve in gennaio-febbraio. La sottospecie Galanthus nivalis reginae-olgae fiorisce in ottobre. Tante le varietà tra cui si ricordano Flore pleno, a fiori doppi; Samuel Arnott, più alta della specie tipica e con fiori più grandi; Viridapicis, dai fiori macchiati di verde.


riproduzione: si effettua facilmente per divisione dei bulbi: subito dopo la fioritura si estraggono i bulbi dal terreno, si dividono e si ripiantano immediatamente per evitare che secchino. A seconda della grandezza dei bulbi è possibile ottenere esemplari notevoli in un tempo variabile da 1 a 4 anni. Il bulbo va collocato con il germoglio verso l’alto a 10-15 cm di profondità; se si pianta su tappeto erboso conviene sollevare la cotica dopo averla tagliata, con l’aiuto di una pala, e ricollocarla al proprio posto dopo aver fatto l’impianto, cosa che del resto vale per tutti i bulbi che si vuole interrare sotto il tappeto erboso.
Si può anche seminare, ma è un metodo poco conveniente in quanto non si otterranno piante in grado di fiorire se non dopo 5-6 anni.

esposizione:
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